giovedì, aprile 17, 2008

ZEW vs IFO...



L’indice ZEW pubblicato questa settimana ha confermato la propria divergenza
rispetto all’indice IFO a livello di economia tedesca. La componente prospettica
dell’indice ha deluso le aspettative di -30, con un dato effettivo di -40.7.
Ricordo la differenza fondamentale dello ZEW rispetto all’IFO. Il primo è frutto
di un sondaggio presso gli investitori e quindi risente fortemente delle
aspettative in ambito finanziario, oltre che reale, mentre il secondo è
espressione dei manager aziendali e quindi molto meno volatile. Storicamente i
due hanno mostrato una notevole correlazione che si è però affievolita da metà
dello scorso anno quando la crisi finaziaria ha scoraggiato maggiormente coloro
che vi erano più esposti, ovvero gli investitori, e meno gli operatori di business.

venerdì, aprile 11, 2008

Petrolio: Scaroni, stima prezzo sotto 60 usd/barile da 2012

ROMA (MF-DJ)--Il prezzo del petrolio scendera' nel medio termine. "Noi prevediamo che dal 2012 i prezzi scenderanno sotto i 60 dollari al barile, attorno ai 55". Lo ha affermato l'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni, intervenendo a "Panorama del giorno" su Canale 5.
Scaroni ha tuttavia ammesso che gli esperti "purtroppo spesso sbagliano perche' il prezzo del petrolio dipende da tanti elementi, che sono difficilissimi da prevedere". Negli ultimi anni, il prezzo del petrolio e' salito molto "per la domanda delle nuove economie asiatiche, Cina e India", ma anche perche' a prezzi bassi si e' investito poco. Con i rincari, ha poi aggiunto Scaroni, "tutti gli investimenti sono ripresi a ritmo frenetico", per cui l'offerta di petrolio crescera' ed "e' per questa ragione che noi, nel medio termine, siamo ottimisti sul prezzo".
In merito ai rischi di esaurimento dei giacimento, Scaroni spiega che "quel giorno e' lontano" e per "i prossimi 70-100 anni" ci saranno idrocarburi disponibili. Per il futuro, Eni scommette anche sul solare, con "un gigantesco programma di ricerca con il Mit di Boston". red/ren
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April 11, 2008 04:29 ET (08:29 GMT)

ANALISI S&P500 index....


La conclusione di onda 5 (vedi analisi precedenti) con la divergenza contemporanea dell'RSI e del MOMENTUM hanno spinto l'indice dei 500 titoli maggiori per capitalizzazione USA di oltre il 10%, in meno di 4 ottave. Adesso è altamente probabile (siamo all'interno di un'onda correttiva) che ci sia un test dell'area 1330/40, supporto rappresentato dalla media mobile di lungo periodo (linea blu) dove una forte reazione dei tori ristabilizzerebbe le condizioni per una diminuzione della volatilità e una conseguente ripresa del trend rialzista in atto dal 2002, trend che come si evince dall'indicatore di tendenza è ben posizionato ma ancora sotto la linea di demarcazione (linea bianca del terzo oscillatore sul grafico) tra forte trend rialzista e ripresa della debolezza.
Se le condizioni attuali dovessero permanere per altre 2 ottave senza scendere in chiusura sotto 1305 (un beartrap intraday sarebbe la conferma del ritorno in massa dei tori) saremmo in presenza di un impulso rialzista che avrebbe come target minimo l'area 1450/60 (61,8% di ritracciamento dell'onda correttiva), che, se venisse superato da almeno 2 chiusure maggiori, significherebbe la ripresa del trend di lungo periodo e un nuovo massimo entro il 2008.....