martedì, luglio 31, 2007

Il proseguimento del trend rialzista dei mercati azionari...

...sarà dettato, come sempre negli ultimi 3 anni, dai carry trades, soprattutto verso quelle valute ritenute adatte (Yen giapponese, Dollaro australiano e Dollaro neozelandese).

Nei confronti della prima (JPY) l'euro sta disegnando da due giorni un testa e spalla rialzista alla fine di un trend ribassista (dai minimi di lunedì a 160,65 è arrivato oggi fino a 163,81) che potrebbe significare che i carry trades sono ripresi e il break della neckline posta a 163,84 ha un target in area 166,50.

Stessa impostazione per le altre due valute.

Viceversa, nei confronti del dollaro statunitense, il JPY è entrato in una fase laterale di accumulo (difficile credere il contrario dopo una discesa di oltre il 5% in pochi giorni...) e proprio in questi minuti sta tentando di breakkare al rialzo la parte alta del canale (119,30) che proietterebbe la valuta oltre 120, soglia ritenuta spartiacque tra la ripresa dei carry trades e lo smobilizzo degli stessi.

In virtù di queste considerazioni ritengo che i mercati potranno proseguire nella loro fase rialzista solo alla conferma dei suddetti livelli.

giovedì, luglio 26, 2007

Aspettative di medio periodo (3 mesi)...


Negativa impostazione dell'S&PMiB40...

Purtroppo in chiusura abbiamo assistito ad una inversione di tendenza (intraday) proprio a ridosso delle due trend line che dividono il trend rialzista da quello ribassista e oggi dopo un timido tentativo in apertura di recuperare tali soglie i venditori hanno continuato a spingere al ribasso i corsi generando brutti segnali negativi...
Tuttavia il beige book di ieri sera non ha dato segnali di flessione dell'attività manufatturiera, confermando il declino del settore immobiliare (scontato da diversi mesi...) e il controllo dell'inflazione...
Quindi a parte forse la stagionalità del momento non vedo segnali negativi che confermino l'attuale debolezza dei corsi.

mercoledì, luglio 25, 2007

Chiusura del GAP...


La chiusura del gap lasciato aperto a 40.794 ha permesso l'apertura di molte posizioni (più probabilmente sono solo coperture di short...) e nuovi minimi non dovrebbero esserci a meno che non si deteriori il sentiment di lungo periodo (improbabile)...


Il target di questo rimbalzo, che al momento appare solo tecnico, dovrebbe spingersi fino all'area 42.200/42.500 di indice (parte alta del canale discendente azzurro) e solo una diminuzione dell'indice VIX (volatilità) riporterà il sereno sul nostro mercato con target molto ambiziosi posizionati nella parte alta del canale tratteggiato in area 46.500/47.000 previsti per la fine di ottobre 2007...

martedì, luglio 24, 2007

Dopo il similmartello...

..di ieri era molto probabile che oggi ci sarebbero state alcune prese di beneficio in particolare di coloro (il retail) che si apprestano a stare lontani dai monitor per qualche ottava.

Tuttavia non mi sarei aspettato una correzione così marcata, gli istituzionali e i market maker hanno lasciato il campo libero in attesa di occasioni favorevoli per acquistare che mi pare di capire stanno arrivando in questi ultimi minuti.....e il close odierno poteva benissimo essere nell'ordine di pochi punti decimali di perdita se non leggermente positivo (tra -0,3% e +0,3%).

Le posizioni di medio periodo saranno aperte solo con un close settimanale oltre 42.430.

lunedì, luglio 23, 2007

Riprende la pubblicazione del blog...

Da oggi dopo un sano periodo di vacanza lontano da grafici...candele...momentum e arnesi vari ;-) ......riprendo la consueta pubblicazione del diario giornaliero analizzando il nostro indice (S&PMiB40) con commenti giornalieri ed una nuova rubrica settimanale che uscirà il sabato.

Venendo subito al punto...il nostro indice continua la sua lateralità scaricando tutti gli oscillatori in concomitanza con la parte bassa del canale laterale (che sta assumendo la forma di un triangolo di continuazione) tuttavia proprio il forte ipervenduto potrebbe portare nuove giornate di ribasso anche se la diminuzione della volatilità dovrebbe stabilizzare i corsi con oscillazioni che non dovrebbero scostarsi dallo 0,3/0,5 per cento quotidianamente (sia al rialzo che al ribasso) con l'obiettivo di tornare a vedere la parte alta del suddetto canale in area 43.000.

In ottica intraday dopo un'apertura in gapdown i corsi hanno invertito la rotta portandosi sopra alle medie mobili veloci ma il bruttissimo close di venerdì obbliga a non aprire posizioni rialziste che saranno aperte solo con chiusure confermate oltre 42.250 per un primo target in area 42.400 e successivamente 43.000.

Un veloce commento alle trimestrali che provengono dagli USA e i motivi della correzione della scorsa ottava...

Un terzo delle società quotate (in base alla capitalizzazione di mercato) all'S&P500 ha già
pubblicato i risultati di secondo trimestre, che nel 60% dei casi hanno superato le attese.
L'espansione dei ricavi sinora registrata, pari al 6,5% su base annua, supera le previsioni di
consenso precedenti l’inizio dell’attuale stagione degli utili; il dato complessivo, tuttavia,
cela una situazione complessa. La debolezza dell’economia statunitense sta iniziando a
trasparire nel settore dei beni di consumo discrezionali, che per il momento accusa una
contrazione del 12,8%. Inoltre, la settimana scorsa i mercati azionari hanno reagito
negativamente al tracollo dei due fondi hedge di Bear Stearn esposti al segmento delle
ipoteche sub-prime.
Tale reazione non indica che la crisi dei mutui ipotecari sub-prime statunitensi si stia diffondendo agli altri settori. Le perdite subite dai fondi lasceranno probabilmente il segno sui ricavi di Bear Stearn, ma difficilmente avranno conseguenze più estese.
La settimana scorsa l’andamento delle piazze azionarie si è mantenuto relativamente stabile rispetto alle brusche oscillazioni evidenziate dai mercati del credito. Ciò indica che, sebbene preoccupati dagli ultimi sviluppi, almeno per il momento gli investitori non hanno intenzione di abbandonare i mercati. I fondamentali dell’economia globale continuano infatti ad essere solidi, e sebbene le stime sulla crescita globale che il Fondo monetario internazionale pubblicherà questa settimana evidenzieranno probabilmente un rallentamento della crescita negli Stati Uniti, nel resto del mondo l'espansione economica dovrebbe procedere a ritmo sostenuto.
È’comunque lecito attendersi nuove ripercussioni finanziarie dalla crisi delle ipoteche sub-prime, come ha annunciato venerdì un fondo hedge australiano. Nonostante il probabile incremento della volatilità a breve termine dovuto alla rivalutazione del rischio da parte dei mercati del credito, le piazze azionarie dovrebbero in ogni caso mantenersi stabili. Non sono da escludere qualche scossa secondaria provocata dalla crisi dei mercati obbligazionari, ma l’epicentro del sisma è decisamente lontano.