lunedì, gennaio 15, 2007

Le borse continuano a salire...

Riporto un commento di "Neo" apparso su it.economia.borsa....

Le borse continuano a salire ma i fondi continuano ad avere saldi di raccolta negativi (i riscatti superano abbondantemente le nuove sottoscrizioni).
http://www.assogestioni.it/asso/files/gen/21001_2006_12.pdf
Paradossi di una economia dopata dal mare di liquidità in eccesso.Le banche non sanno più dove mettere i soldi e sostengono i mercati abbandonati dai risparmiatori sfiduciati, investendo loro stesse sul mercato azionario e finanziando ogni tipo di operazione che possa drenare carta dal mercato.Sono diversi anni che va così.Fino a quando ?E cosa ne sarà delle banche se e quando si arresterà l'espansione della liquidità ?Cosa succederà se questa espansione non si arresterà ?Non so quando, ma la finanza di cartone cresciuta nell'ultimo decennio, secondo me in un modo o nell'altro è ormai condannata ad un violento collasso.La cosa buona è che gli investitori sembra lo abbiano capito e cerchino di sfilarsi dal gioco (forse troppo lentamente, ma lo stanno facendo, almeno in Italia, anno dopo anno).

1 commento:

l'orsotoro® Ricercatore di Opportunità ha detto...

[l'orsotoro®] ha scritto:

> Difficile non concordare con quanto scrivi (tanto che ho riportato
> sul blog questo post....), tuttavia se osserviamo vari parametri, in
> primis il prezzo del petrolio (indicatore per eccellenza per misurare
> l'andamento dell'economia...in quanto le nuove promesse_ormai non più
> di tanto_Cina e India hanno trainato i rialzi comprando a man bassa
> greggio per le loro imprese in espansione), sta continuando a
> scendere favorendo lo sviluppo di queste aree, generando liquidità e
> utili aziendali.....

Tenderei a non dare eccessiva importanza al prezzo del petrolio nè come
indicatore della crescita economica reale (a riguardo il consumo di petrolio
è un indicatore di gran lunga più significativo), nè come fonte di maggiori
utili aziendali (un prezzo del petrolio alto o basso implica semplicemente
un trasferimento di profitti da un settore all'altro, da un'area geografica
all'altra.

E il consumo di petrolio in occidente è in calo da un paio d'anni, non solo
in questo pazzo scorcio d'inverno.

> .....potranno tali paesi trainare l'economia globale?

Paesi come la Cina che hanno un fortissimo surplus delle partite correnti e
una economia relativamente poco permeabile alle merci e ai servizi prodotti
all'estero tendono sia nel breve che nel lungo periodo a deprimere i settori
produttivi delle economie altrui e a "pompare", ma solo nel breve periodo, i
settori mercantili e finanziari esteri.

Negli USA già adesso si stanno esaurendo gli "aumenti di produttività"
legati allo switch di molti settori produttivi verso l'import di merci
cinesi.
Nei prossimi anni gli aumenti di produttività spariranno, mentre rimarranno
permanenti i danni al sistema produttivo.

> In caso di risposta affermativa, secondo me, siamo solo all'inizio di
> un trend di lungo/lunghissimo periodo che porterà i corsi verso
> livelli molto superiori ai massimi del 2000....

Senza la spaventosa espansione monetaria messa in atto dalle banche centrali
occidentali (BCE in testa) non ci sarebbe stata nemmeno la ripresa dei corsi
azionari a cui abbiamo assistito.

Se tale politica continuerà i corsi azionari certamente saliranno in termini
nominali, ma essenzialmente come effetto dell'inflazione monetaria, non come
effetto del miglioramento delle condizioni economiche reali.

> Concludo con una osservazione, il nasdaq da 3 anni sta salendo in modo
> costante ad un ritmo vicino al 7% annuo....senza scossonni e con bassa
> volatilità....

E' grossomodo la stessa velocità con cui cresce la massa monetaria in
dollari.