martedì, febbraio 13, 2007

Deficit bilancia commerciale USA: un commento al dato di oggi...

Il deficit della bilancia commerciale USA è tornato a salire sopra i 60 miliardi/mese nel mese di dicembre, in un contesto di flessione del prezzo del greggio che avrebbe dovuto invece favorirne la riduzione.Il valore del debito estero netto degli USA ha ormai da tempo superato i 4000 miliardi di dollari ed è vicino al 40% del PIL USA.L'Argentina (che però era indebitata in valuta estera e quindi non poteva svalutare il proprio debito a piacimento come invece possono fare gli USA, che sono indebitati in dollari) ha fatto crack quando il debito estero netto ha superato il 35% del PIL.Gli USA sono quindi molto oltre il limite di guardia già da un po' e a questo punto, col deficit commerciale che rialza la testa, la FED non può più temporeggiare oltre.O riprendono ad alzare i tassi fino al livello che sarà necessario a ridurre di molto il deficit commerciale o l'economia mondiale verrà presto letteralmente sommersa da un oceano di dollari che nessuno vorrà più accettare, con conseguenze difficilmente prevedibili, ma comunque generalmente nefaste per l'economia mondiale.Fra l'altro negli ultimi giorni l'amministrazione Bush ha avuto importanti screzi diplomatici, oltre che con l'Italia, che economicamente conta poco, anche con il Giappone, che è poi quello che insieme alla Cina detiene il grosso del debito estero americano.Se questi screzi dovessero sfociare in un mutamento delle politiche monetarie giapponesi per il dollaro sarebbero problemi molto grossi.C'è da rilevare poi come la massa di dollari già in circolazione sia così cospicua da rendere l'economia USA molto poco sensibile alle strette monetarie.I tassi sono passati dall'1% al 5,25% senza che l'economia USA se ne sia praticamente accorta. Se la FED dovesse quindi alzare ancora i tassi, non è affatto detto che la cosa funzioni e ottenga gli effetti sperati.

Scritto da Neo@The.Matrix

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