L'indice delle materie prime ieri ha avuto un discreta reazione, spinto senza dubbio dal rialzo del prezzo del petrolio, si è portato in prossimità dei massimi di febbraio chiudendo con un +0,8%....
Ora viene la parte difficile....se l'indice riuscirà a superare la forte resistenza posta in area 320/321, i massimi di maggio 2006 diventeranno l'obiettivo primario, ma principalmente evidenzierà la spinta delle industrie verso nuovi acquisti di materie prime e quindi un aumento della produttività...che molto probabilmente si rifletterà sui mercati azionari spingendoli nuovamente al rialzo....
Veniamo alle parole di Bernanke (commento di Toni):
Non riesco a trovare nelle sue dichiarazioni niente di nuovo o di diverso da quanto era stato rilasciato dal FOMC di mercoledi scorso. Questa volta pero' gli USA hanno girato al ribasso. Che gli operatori si fossero già posizionati long prima, in attesa di un segnale di tranquillizzazione ?Forse i traders non si aspettavano che avrebbe ribadito il problema dell inflazione, ma questo è stato un problema di misunderstanding sul primo Fomc : già allora il pivot del comunicato era stato proprio l inflazione.Lo yen ha accelerato contro USD, e forse anche l euro riuscirà a trovare il coraggio di dimostrare con l'andamento del cambio il decoupling sui tassi sempre piu' chiaro tra US e EU.Non so se riprenderà il motivo "su Yen, giu' Borse" (chiusura dei carry trades) di qualke settimana fa : al momento la correlazione sembra essersi ridotta moltissimo.
(Nella notte il cross USD/JPY si è riportato prepotentemente oltre la fatidica soglia dei 117,00, scambiando attualmente poco sotto la resistenza dei 117,50 a 117,30 in rialzo dello 0,3%....il NIKKEY ha chiuso in perfetta parità mentre i futures USA adesso sono tutti in buon rialzo_+0,3% il NASDAQ, +0,25% lo S&P500_e l'apertura dell'EUREX è stata improntata subito dalla forza del denaro con il future sul DAX in progresso dello 0,55% e quello sullo STOXX50 dello 0,6%....)
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