venerdì, settembre 10, 2010

L’oro e i megatrend del nuovo decennio...

L’informatica segna il cammino dell’innovazione tecnologica. Le energie alternative insidiano la leadership del petrolio come fonte energetica. Le profonde trasformazioni economiche derivate dalla globalizzazione dei mercati, i cambiamenti climatici, le dinamiche demografiche disegnano nuove frontiere geopolitiche. Il nuovo decennio decreterà il sorpasso delle economie dei paesi emergenti nei confronti dei paesi che fin qui hanno fatto la storia economica moderna.

L’acqua, le foreste, l’energia alternativa, la biotecnologia, le comunicazioni digitali, i farmaci generici sono i grandi driver potenziali per i prossimi anni, ma, nel frattempo che le potenti multinazionali decidano di cambiare business e farci vivere in un mondo migliore, con una crescita economica sostenibile dal nostro pianeta, l’oro ha ritrovato lo status di bene rifugio grazie alla recente crisi del credito che ha causato una generale perdita di fiducia nelle istituzioni. L’investimento alternativo nel metallo prezioso, è risultato sempre particolarmente interessante perché, come riportato nelle figure, ha dimostrato che l’andamento del suo prezzo ha una bassa correlazione con quello delle altre attività finanziarie. (1 = correlazione perfetta, 0 = nessuna correlazione, -1 = correlazione inversa)

Per questo motivo, una parte del patrimonio in oro fisico, permette agli investitori di ottenere una maggiore diversificazione del portafoglio, con un conseguente miglioramento del profilo di rischio/rendimento. Il problema è la conservazione di tale attività. Per questo sono nati strumenti finanziari, come i Fondi/Sicav o gli Etf, che consentono di difendersi dai deprezzamenti degli altri mercati, compreso quello valutario, evitando i costi di assicurazione o di deposito nei caveau delle banche.

Nell’odierno contesto in cui il problema di un riemergere dell’inflazione è di grande attualità, le prospettive per l’andamento del corso del metallo giallo possono continuare a risultare interessanti. I Paesi dei mercati emergenti, con il miglioramento del tenore di vita della propria popolazione, saranno un ulteriore volano al sostenimento della domanda d’oro in vari settori, dai beni di lusso alle applicazioni industriali e medicali. L’offerta, inoltre, credo che risulterà sempre più deficitaria per gli alti costi estrattivi e la scarsità di nuovi giacimenti. Certo è che i valori attuali sono alti e probabilmente “scontano” già tutto questo. In ogni modo credo che prendere in considerazione una diversificazione su questo asset sia doverosa almeno per una quota del portafoglio.

Nell’ottica della decorrelazione degli asset e della composizione del portafoglio per il nuovo decennio mi sento di dover fare un accenno anche a strumenti finanziari alternativi e a settori come gli Hedge Funds, il Private Equity e l’ Immobiliare, comunque da tenere in considerazione. Sono classi di attivo poco sviluppate in Europa mentre in USA la loro quota di mercato è più significativa. Gli Hedge Funds, in Italia chiamati anche Fondi Speculativi, hanno una vasta gamma di applicazioni. Sono fondi che utilizzano strategie di investimento non convenzionali ma non è detto che abbiano un indice di rischio più alto degli strumenti tradizionali, basta conoscerli.

GIANLUCA CECCHINI

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