lunedì, luglio 23, 2007

Riprende la pubblicazione del blog...

Da oggi dopo un sano periodo di vacanza lontano da grafici...candele...momentum e arnesi vari ;-) ......riprendo la consueta pubblicazione del diario giornaliero analizzando il nostro indice (S&PMiB40) con commenti giornalieri ed una nuova rubrica settimanale che uscirà il sabato.

Venendo subito al punto...il nostro indice continua la sua lateralità scaricando tutti gli oscillatori in concomitanza con la parte bassa del canale laterale (che sta assumendo la forma di un triangolo di continuazione) tuttavia proprio il forte ipervenduto potrebbe portare nuove giornate di ribasso anche se la diminuzione della volatilità dovrebbe stabilizzare i corsi con oscillazioni che non dovrebbero scostarsi dallo 0,3/0,5 per cento quotidianamente (sia al rialzo che al ribasso) con l'obiettivo di tornare a vedere la parte alta del suddetto canale in area 43.000.

In ottica intraday dopo un'apertura in gapdown i corsi hanno invertito la rotta portandosi sopra alle medie mobili veloci ma il bruttissimo close di venerdì obbliga a non aprire posizioni rialziste che saranno aperte solo con chiusure confermate oltre 42.250 per un primo target in area 42.400 e successivamente 43.000.

Un veloce commento alle trimestrali che provengono dagli USA e i motivi della correzione della scorsa ottava...

Un terzo delle società quotate (in base alla capitalizzazione di mercato) all'S&P500 ha già
pubblicato i risultati di secondo trimestre, che nel 60% dei casi hanno superato le attese.
L'espansione dei ricavi sinora registrata, pari al 6,5% su base annua, supera le previsioni di
consenso precedenti l’inizio dell’attuale stagione degli utili; il dato complessivo, tuttavia,
cela una situazione complessa. La debolezza dell’economia statunitense sta iniziando a
trasparire nel settore dei beni di consumo discrezionali, che per il momento accusa una
contrazione del 12,8%. Inoltre, la settimana scorsa i mercati azionari hanno reagito
negativamente al tracollo dei due fondi hedge di Bear Stearn esposti al segmento delle
ipoteche sub-prime.
Tale reazione non indica che la crisi dei mutui ipotecari sub-prime statunitensi si stia diffondendo agli altri settori. Le perdite subite dai fondi lasceranno probabilmente il segno sui ricavi di Bear Stearn, ma difficilmente avranno conseguenze più estese.
La settimana scorsa l’andamento delle piazze azionarie si è mantenuto relativamente stabile rispetto alle brusche oscillazioni evidenziate dai mercati del credito. Ciò indica che, sebbene preoccupati dagli ultimi sviluppi, almeno per il momento gli investitori non hanno intenzione di abbandonare i mercati. I fondamentali dell’economia globale continuano infatti ad essere solidi, e sebbene le stime sulla crescita globale che il Fondo monetario internazionale pubblicherà questa settimana evidenzieranno probabilmente un rallentamento della crescita negli Stati Uniti, nel resto del mondo l'espansione economica dovrebbe procedere a ritmo sostenuto.
È’comunque lecito attendersi nuove ripercussioni finanziarie dalla crisi delle ipoteche sub-prime, come ha annunciato venerdì un fondo hedge australiano. Nonostante il probabile incremento della volatilità a breve termine dovuto alla rivalutazione del rischio da parte dei mercati del credito, le piazze azionarie dovrebbero in ogni caso mantenersi stabili. Non sono da escludere qualche scossa secondaria provocata dalla crisi dei mercati obbligazionari, ma l’epicentro del sisma è decisamente lontano.

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