giovedì, settembre 06, 2007

GIAPPONE: PUNTO DELLA SITUAZIONE



A seguito delle difficoltà legate ai mutui sub-prime, è importante conoscere quali misure saranno adottate dalla Federal Reserve (Fed) relativamente alla riduzione dei tassi d’interesse e per affrontare la stretta creditizia globale. Inoltre, alcuni operatori prevedono che la Fed inizierà ad acquistare Asset Backed Commercial Paper (ABCP). In base alle nostre analisi, questa eventualità dipenderà dalle condizioni future applicate ai finanziamenti alle imprese. Potrebbe di fatto concretizzarsi qualora il credito aziendale fosse soggetto ad ulteriori restrizioni e i fallimenti legati ai problemi di liquidità diventassero una vera fonte di preoccupazione.
Il Giappone ha maturato una notevole esperienza nell’utilizzo di strumenti monetari non convenzionali: quando si è vista costretta a effettuare ingenti iniezioni di moneta nel sistema finanziario, a causa della prolungata contrazione tra la fine degli anni ’90 e il 2003. In Giappone gli acquisti di ABS e ABCP da parte della banca centrale non sono tuttavia stati del tutto efficaci, a causa delle dimensioni del mercato; negli Stati Uniti un approccio del genere potrebbe però dare i frutti sperati.
Limitando l’acquisto di ABS e ABCP e classi di attività acquistate e applicando altre rigide misure di controllo, la Fed può minimizzare le relative perdite a bilancio, a fronte però di una diluizione dell’effetto della politica monetaria. Il problema principale legato a questo tipo di approccio è che la banca centrale deve trovare il giusto equilibrio tra costi e benefici per decidere fino a che punto impegnarsi sul piano della politica fiscale, permettendo un deterioramento della qualità patrimoniale. Ci aspettiamo che le autorità monetarie facciano ricorso a misure non convenzionali di questo tipo solo nel caso in cui gli eventuali benefici previsti supereranno i relativi costi.
La Fed, conoscendo quanto successo in Giappone, dovrebbe cercare di utilizzare questi metodi non convenzionali subito, senza attendere di aver esaurito i possibili tagli dei tassi. A breve termine i principali fattori di rischio risiedono nella chiusura dei bilanci a fine agosto e settembre, che determina una contrazione della liquidità aziendale.

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