venerdì, novembre 16, 2007

“Ci troviamo ora in una situazione difficile”

“Ci troviamo ora in una situazione difficile”, così Alan Greenspan, ex-presidente della Federal Reserve, ha descritto lo stato dell’economia USA nell’ultimo mese. Con prezzi ancora in calo in settembre e ulteriore calo nelle vendite degli immobili per uso abitativo, il settore immobiliare USA ha fatto registrare il maggior numero di immobili sul mercato degli ultimi 22 anni. Si intensificano i timori sulla recessione, al punto che sempre più analisti ritengono probabile un taglio di mezzo punto ai tassi, in linea con quanto la Fed ha già fatto in settembre.
Il cambio del dollaro USA è in calo rispetto alle principali valute, a livelli che non si registravano da decenni.
Il prezzo del petrolio è in aumento; per la prima volta è stata sfondata la soglia dei
93 dollari al barile sulla borsa di New York.
Fino a poco tempo fa, il rallentamento della crescita in America era controbilanciato dal vigore di altre aree dell'economia globale. Tuttavia, dagli ultimi dati pubblicati emerge una maggiore instabilità sia del Giappone che di Eurolandia. Il Fondo Monetario Internazionale, che ha recentemente corretto le previsioni di crescita dell'economia USA per il prossimo anno passando dal 2,8% all'1,9%, ha anche ritoccato al ribasso le cifre che riguardano Giappone e l’Europa continentale. L'FMI ha segnalato che, se la stretta creditizia continuerà a farsi sentire sui mercati immobiliari USA ed europei, potrebbe esserci un notevole impatto sull'economia globale. Il Regno Unito è particolarmente esposto al rischio, a causa di una sopravvalutazione dei beni immobili, superiore persino rispetto a quanto è accaduto negli Stati Uniti prima
della recente correzione.
Nel frattempo, in alcuni paesi asiatici e in altre economie emergenti, la crescita prosegue a un ritmo sostanzialmente costante. Con un altro brillante trimestre in termini di crescita, la Cina sembra pronta al sorpasso della Germania per aggiudicarsi entro la fine dell'anno il titolo di terza potenza economica mondiale. Nel corso del mese il Primo Ministro cinese ha invitato il Governo ad attuare le misure adatte per frenare l'aumento dei prezzi al consumo e dei prezzi immobiliari. Tra i vari problemi per un'economia in crescita sono da annoverare consumi energetici e inquinamento particolarmente elevati.
In questo scenario, i mercati azionari hanno mostrato qualche incertezza nel corso del mese. Molte sono le borse che hanno subito perdite rilevanti nel giorno del ventesimo anniversario del Lunedì Nero dell'ottobre 1987. All'origine delle perdite ci sono dati economici deludenti e incertezza sugli utili per il terzo trimestre.
Ad eccezione del Giappone, i mercati si sono ripresi nell'ultima settimana del mese, ed è prevedibile che quasi tutti si troveranno in territorio positivo a fine novembre.
È cresciuto l'interesse degli investitori per l'azionario, in seguito alla pubblicazione di rapporti aziendali con dati più rosei delle attese e al rialzo dei prezzi dei titoli delle principali società petrolifere dopo il recente aumento del prezzo del petrolio.

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